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Servizi

01.

La psicoterapia è una modalità di trattamento per affrontare le diverse forme di sofferenza psicologica, la cui durata può essere prefissata fin dall’inizio o no. La psicoterapia è una relazione da cui emergono nuove comprensioni e nuove esperienze relazionali e intrapsichiche (Mitchell, 2000).

 

Possono rivolgersi allo psicoterapeuta persone con disturbi e patologie di varia gravità o persone che intendono semplicemente ampliare le proprie potenzialità, desiderose di un aiuto per migliorare ulteriormente il proprio modo di stare con gli altri, di lavorare o di vivere in famiglia, pur non presentando disturbi o patologie evidenti.

 Il processo terapeutico intende affrontare e ridurre i disagi, la sofferenza psicologica, le disarmonie della personalità e delle relazioni, i sintomi psicopatologici, analizzando ed affrontando i loro significati.

Tra i possibili obiettivi della psicoterapia troviamo l’attenuazione dei sintomi, ma anche lo sviluppo di una narrazione che dia senso al passato del soggetto ed alla sua sofferenza, l’accrescimento della libertà e del senso di autonomia personale, la conquista del senso di chi si è, l’incremento dell’autostima, il riconoscimento e il padroneggiamento  dei sentimenti in modi positivi per sé e per gli altri, la capacità di far fronte alle difficoltà della vita in modo adattabile e realistico, la capacità di lavorare, di trovare la propria creatività e di risolvere i problemi, di raggiungere una dipendenza matura e un senso completo di benessere (McWilliams, 1999). 

Ciò può essere raggiunto attraverso il lavoro che paziente e terapeuta fanno insieme, il terapeuta offre uno spazio di riflessione e di elaborazione, dove il paziente, con l’aiuto del terapeuta, riflette sui suoi stessi pensieri, si può accorgere che ci sono dei collegamenti tra le cose che dice o che i suoi stati d’animo non sempre corrispondono a ciò che afferma verbalmente. Strumento centrale è la relazione terapeutica (Fonagy, Target, 2009; Safran, Muran, 2000; Gabbard, 2010). La mente umana, il suo sviluppo normale, la sua patologia e il processo di crescita attraverso la terapia sono configurate in senso relazionale (Schimmenti, 2013).

La relazione terapeutica è intesa come un incontro personale, realmente intersoggettivo e autentico, in cui il terapeuta si lascia coinvolgere in modo profondamente personale dal soggetto ed è da questo coinvolgimento che emergono nuove comprensioni e nuove esperienze relazionali e intrapsichiche, attraverso la riflessione continua del clinico sull’interazione (Mitchell, 2000).

“La psicoterapia ha a che fare con il rallentare le cose, in modo da poter iniziare a vedere e comprendere gli schemi che altrimenti accadrebbero rapidamente, automaticamente, senza possibilità di riflessione o consapevolezza” (Shedler J).

Psicoterapia
02.

La consulenza psicologica si configura come uno spazio di ascolto e di pensiero, con obiettivi e tempi circoscritti e finalizzata a restituire senso alla problematicità emozionale, comportamentale o sintomatica che può accompagnare il percorso evolutivo di tutti gli individui: piccoli, giovani, adulti (Sala A., 2017). 

 

La consulenza psicologica comprende tutte le attività caratteristiche della professione psicologica, l'ascolto, la definizione del problema, la valutazione (CNOP).

Implica il promuovere delle riflessioni in modo congiunto e costruire significati condivisi.

Si tratta di un lavoro focalizzato sul problema specifico presentato che può essere una crisi evolutiva nel corso del ciclo di vita, una situazione di stress psicosociale e che può, in alcune situazioni, avere come esito l'avvio di un progetto di intervento.

Può configurarsi come intervento psicoterapeutico breve, che contiene già in sé delle valenze trasformative e può avere esiti terapeutici.

"Un intervento di ascolto e di aiuto psicologico anche molto breve non affronta necessariamente questioni di 'superficie' ... anche un solo colloquio può risultare trasformativo quando riesce a permettere l'espressione di temi significativi ed il contatto con le ansietà ed i bisogni emozionali che attendevano di essere compresi" (Sala A., 2017)

Consulenza psicologica
03.

Gli interventi clinici di sostegno alla genitorialità si caratterizzano come uno spazio di accoglienza, sostegno e cura rivolto ai genitori  e alla loro sofferenza legata alla consapevolezza di non riuscire ad esprimere liberamente l’amore genitoriale (Monguzzi, 2015) e che vogliono migliorare la relazione con i loro figli

Inoltre, i genitori sono una grandissima risorsa per riavviare il percorso evolutivo del figlio; il lavoro con i genitori, contestualmente al lavoro psicoterapeutico con il figlio, è indispensabile per l'esito del trattamento (Novick, Novick, 2009).

Le relazioni tra genitori e bambino o adolescente sono soggette a continui momenti nei quali la sintonia si interrompe e si crea un distanziamento emotivo e si rende necessaria una riparazione. Intervenire per favorire la ripresa dei processi riparativi comporta non solo condurre i genitori a individuare atteggiamenti e modalità differenti, ma anche interrogarsi sul senso profondo delle loro difficoltà (Monguzzi, 2015).

All'interno di questa tipologia di interventi rientra anche la spazio di sostegno alla genitorialità 0-5, uno spazio di consulenza psicologica per genitori di bambini piccoli (da 0 a 5 anni).

Esso si configura come un intervento di prevenzione che promuove relazioni genitoriali sufficientemente buone. Avere accesso precocemente ad uno spazio clinico consente di intervenire sulle difficoltà e sui modi di relazionarsi prima che questi siano completamente interiorizzati. Offrire comprensione e ascolto a genitori in difficoltà nel gestire le emozioni disturbanti suscitate dai loro bambini piccoli costituisce un lavoro preventivo (Miller, 2001).

"Ogni viaggio intrapreso con un nuovo paziente o con una nuova famiglia impone allo psicoterapeuta di costruire ogni volta una nuova mappa, unica per quel bambino e per i suoi genitori" (Quagliata E.)

Sostegno genitorialtà
04.

Il sostegno psicologico è un percorso non terapeutico rivolto a chi sta attraversando un momento di disagio o crisi personale.

Il sostegno psicologico è una funzione di tipo supportivo alla tenuta delle condizioni di benessere di una persona, del gruppo o di una istituzione; è opportuno, ad esempio, in quelle condizioni irreversibili e/o croniche entro le quali svolge una importante funzione di contenimento e tutela (es. patologie degenerative), anche per coloro che le vivono indirettamente.

Obiettivo è il miglioramento della qualità di vita degli individui e degli equilibri adattivi, sviluppando e potenziando i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione (CNOP). Aiutare il soggetto a recuperare un equilibrio emotivo distraendo il paziente dalla consapevolezza di conflitti intensi e dolorosi.

È un intervento efficace se usato in momenti di crisi per aiutare il soggetto che ha vissuto un trauma emotivo a gestire stress e ansia soverchianti e a ricondurlo a precedenti livelli di funzionamento adattivo. I trattamenti brevi tendenzialmente sono interventi di sostegno (Jones, 2008). 

Sostegno psicologico
05.

La valutazione psicologica è intesa come il processo di comprensione del modo in cui i sintomi di una persona, il suo stato mentale, la sua personalità, la sua storia personale e le circostanze presenti della sua vita si accordano reciprocamente ed hanno senso (McWilliams, 1999).

La valutazione psicologica utilizza come strumenti: il colloquio, l'osservazione ed eventualmente test psicologici, strumenti standardizzati, validi e attendibili scelti in base all'esperienza, al training e al quesito a cui si deve rispondere. 

Nella valutazione psicologica è fondamentale l'esperienza soggettiva che il paziente sperimenta, non solo il tipo di sintomo. Da ciò l'importanza di considerare chi è quella persona e non solo che cosa ha quella persona . Il PDM-2 (Manuale diagnostico psicodinamico, seconda edizione) parte dal presupposto che i pattern sintomatici sono espressione dei modi in cui le persone affrontano le esperienze e in quanto tali vanno compresi nel contesto della personalità e delle capacità mentali complessive.

Valutare significa comprendere la soggettività unica di uno specifico individuo ed è lo strumento per poter progettare il trattamento migliore per quella persona. Per fare ciò, il terapeuta si pone in una posizione di ascolto e accoglienza dell’altro, cercando di mettersi dal suo punto di vista (McWilliams, 1999).

La progettazione dell’intervento clinico di cura è intesa non necessariamente, e non solo, come psicoterapia; ma, più in generale, come aiuto alla maturazione di una capacità di comprensione della propria realtà psichica e di uno stile comportamentale e relazionale adattivo e funzionale per la persona.

"Due persone possono avere anche diagnosi identiche, ma hanno comunque mondi interni sostanzialmente diversi" (McWilliams, 1999).

Valutazone psicologica
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