La Psicologia Clinica è un’area della psicologia che trova applicazione in vari contesti di vita nei quali si occupa del benessere psicologico dell’individuo, del gruppo, delle organizzazioni e della comunità.
La Psicologia clinica si contraddistingue per le teorie, i metodi e gli strumenti di intervento finalizzati alle attività di prevenzione, valutazione, abilitazione-riabilitazione e sostegno psicologico, con particolare riguardo alla comprensione della domanda dell’utente individuale e collettivo (coppia, famiglia, gruppi, organizzazioni e comunità), alla psicodiagnostica e agli interventi di aiuto e sostegno, compresi quelli strettamente psicoterapeutici, per facilitare e sostenere il benessere e lo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale delle persone (CNOP, Aree di pratica professionale, 2013).
Ciò significa valutare e prendersi cura di problemi di adattamento, disturbi di comportamento, stati e condizioni di malessere e sofferenza. Valutare significa comprendere la soggettività unica di uno specifico individuo ed è lo strumento per poter progettare il trattamento migliore per quella persona. Per fare ciò, il terapeuta si pone in una posizione di ascolto e accoglienza dell’altro, cercando di mettersi dal suo punto di vista (McWilliams, 1999).
La valutazione psicologica intesa come il processo di comprensione del modo in cui i sintomi di una persona, il suo stato mentale, la sua personalità, la sua storia personale e le circostanze presenti della sua vita si accordano reciprocamente ed hanno senso (McWilliams, 1999).
La Psicologia Clinica, per quanto concerne il processo conoscitivo (e diagnostico) su cui fonda i suoi obiettivi di intervento, evidenzia:
la centralità di una relazione autentica tra psicologo e utente/paziente;
la qualità del setting co-costruito e funzionale alla comprensione e valutazione clinica (anche mediante gli specifici strumenti come il colloquio, inventari e test);
la progettazione dell’intervento clinico di cura, intesa non necessariamente come psicoterapia; ma, più in generale, come aiuto alla maturazione di una capacità di comprensione della propria realtà psichica e di uno stile comportamentale e relazionale adattivo e funzionale per la persona (CNOP, Aree di pratica professionale, 2013).
Progettazione dell'intervento
La progettazione dell’intervento clinico di cura è intesa non necessariamente, e non solo, come psicoterapia; ma, più in generale, come aiuto alla maturazione di una capacità di comprensione della propria realtà psichica e di uno stile comportamentale e relazionale adattivo e funzionale per la persona.
Ciò può essere raggiunto attraverso il lavoro che paziente e terapeuta fanno insieme, il terapeuta offre uno spazio di riflessione e di elaborazione, dove il paziente, con l’aiuto del terapeuta, riflette sui suoi stessi pensieri, si può accorgere che ci sono dei collegamenti tra le cose che dice o che i suoi stati d’animo non sempre corrispondono a ciò che afferma verbalmente.
Strumento centrale del lavoro è la relazione terapeutica (Fonagy, Target, 2009; Safran, Muran, 2000; Gabbard, 2010). La mente umana, il suo sviluppo normale, la sua patologia e il processo di crescita attraverso la terapia sono configurate in senso relazionale (Schimmenti, 2013). Pertanto, anche “la fonte primaria dell’azione terapeutica è la relazione, non qualcosa creato attraverso di essa” (Bromberg, 2011, p.109). La relazione terapeutica è intesa come un incontro personale, realmente intersoggettivo e autentico, in cui il terapeuta si lascia coinvolgere in modo profondamente personale dal soggetto ed è da questo coinvolgimento che emergono nuove comprensioni e nuove esperienze relazionali e intrapsichiche (Mitchell, 2000).
Bibliografia
Bromberg (2011), L’ombra dello tsunami. La crescita della mente relazionale. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2012.
CNOP, 2013, Aree di pratica professionale. Disponibile su: https://www.psy.it/allegati/aree-pratica-professionale/psicologo_clinico.pdf
Fonagy, Target (2009), “La psicoterapia psicodinamica: modelli teorici” in Gabbard G. O. (a cura di) (2009) Le psicoterapie. Teorie e modelli d’intervento. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2010.
Gabbard (2010), Introduzione alla psicoterapia psicodinamica. Seconda edizione. Tr. It. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2011.
McWilliams (1999), Il caso clinico. Dal colloquio alla diagnosi. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002.
Mitchell (2000), Il modello relazionale. Dall’attaccamento all’intersoggettività. Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002.
Safran, Muran (2000), Teoria e pratica dell’alleanza terapeutica. Tr. it. Laterza, Roma-Bari, 2003.
Schimmenti (2013), “Il trauma evolutivo e la ricerca dell’intimità: una prospettiva relazionale”. In Ricerca Psicoanalitica, n. 3/2013, pp. 31-53.
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